Giu
02
2014

A piccoli passi in Val di Zoldo

Siamo nello splendido parco giochi di Dont in Val di Zoldo.

La giornata è splendida, le nuvole bianche viaggiano nel cielo veloci, ogni tanto oscurano il sole senza impensierire i bimbi presenti. Nora , nostra figlia di 5 anni, è scatenata protagonista.
Non sembra affatto risentire della bella camminata fatta in giornata al Triol del Camillo e la stanchezza la riserva tutta ai suoi genitori seduti su una rilassante e strategica panchina poco distante.

Triòl del Camillo (226)_b

Spesso ci capita di ricordare la prima escursione con Nora, all’età di 3 mesi.
Lei sul passeggino, beata.
Noi molto meno: zaino in spalla pieno di pannolini di scorta, 5 chili di latte in polvere e dieci litri d’acqua in caso le fosse venuta fame, fornellino da campeggio per scaldare il latte, plaid arrotolabile (quello che una volta srotolato non tornerà mai piu come prima ma assumerà, quando lo si cercherà di ri-arrotolare con grande sforzo, la dimensione di una mortadella da sagra paesana dal diametro di mezzo metro…).
Non poteva mancare la crema solare protezione 52 da ghiacciaio-quota-8000 metri anche se l’itinerario era al fresco dei boschi (non si sa mai, qualche raggio di sole poteva sempre filtrare…), set di bavaglioli per evitare magliette bagnate di pappa, vestiario comprendente dalla canottierina leggera alla giacca invernale capace di far sudare anche Amundsen sulla slitta alla conquista del Polo Sud!!
Oltre a questo fardello bisognava aggiungere le nostre cose, compresa l’attrezzatura fotografica.
Quando partivamo eravamo sempre in dubbio se affittare dei portatori sherpa o magari due asinelli con basto. La gente che ci vedeva per i sentieri ci scambiava per dei poveri senza tetto itineranti… “Guarda caro, hanno perso la casa e ora si portano tutto con sé con una bambina così piccola… che pena poverini…”
Nora nella sua posizione orizzontale sul passeggino guardava con grande soddisfazione il cielo screziato di nuvole sopra di sé e ogni tanto ci sorrideva, pensando: lasciali sbagliare. È normale per i grandi…
Già perché camminare con i bambini non è sempre facile.
Per compiere con soddisfazione di entrambi una bella camminata, bisogna cercar di ragionare come loro e organizzare escursioni alla loro portata, senza pretendere troppo, o si rischierà di doverli portare in spalla!!

I piccoli trekker di rado sono appassionati del camminare fine a sé stesso. Hanno bisogno di luoghi in cui la fantasia può accendersi, dove si possa giocare. Va da sé che il ritmo delle passeggiate sarà estremamente irregolare, con pause non previste, e non accadrà di rado che la meta programmata non verrà neppure raggiunta ma… ha importanza?

Rifugio Carestiato (94)_b

Una simpatica canzoncina racconta che la tartaruga, un tempo, corresse veloce come un razzo. In seguito ad un incidente essa rallentò, accorgendosi di cose magnifiche che, andando di fretta, non aveva mai notato, trovando così la felicità.
Come quella tartaruga, anche noi adulti abbiamo il vizio di correre sempre. Sui sentieri di montagna, sovente, conta più il tempo che s’impiega a raggiungere la meta, di quel che ci circonda.
Troppe volte è necessario cominciare a camminare con i bambini, per accorgersi delle piccole/grandi cose meravigliose che ci stanno intorno, scoprendole o riscoprendole insieme a loro.

Triòl del Camillo (172)_b

In Val di Zoldo, procedendo a piccoli passi, abbiamo trovato tutta la meraviglia della montagna e della sua poesia. E’ davvero una valle baby friendly, perfetta per le famiglie che cerchino la tranquillità e la genuinità di luoghi ancora intatti, il tutto incorniciato dalla magia delle Dolomiti, fenomeno naturale unico al mondo.

anello del Mas di Sabe (169)_b

In Val di Zoldo è davvero possibile “rallentare” e i genitori potranno godersi una gita in montagna con tutta tranquillità e spensieratezza in compagnia dei loro piccoli avventurieri. Vasti territori che si estendono verdi, con prati simili a chiome appena pettinate, e con dislivelli graduali che si snodano al cospetto di cime rocciose adatte ad ospitare certamente draghi fiammeggianti, streghe malvagie e fate buone. Montagne capaci di accendere la fantasia di bimbi e genitori!
Non solo il territorio della Val di Zoldo è davvero dedicato anche agli appassionati di fotografia : le case fienili o tabià caratteristici elementi architettonici, splendidi paesaggi, montagne che sono patrimonio dell’umanità, boschi magici in cui la luce cambia attimo dopo attimo …

Coi e La Fornàs (69)_b

Con la nostra piccola Nora, abbiamo realizzato in cinque giorni cinque magnifiche passeggiate a misura di bimbo che consigliamo vivamente. Nell’ordine :

  • dal Passo Duran al Rifugio Carestiato
  • Sentiero ad anello del Mas de Sabe
  • Sentiero del fieno (Palma-Pecol)
  • Triol del Camillo
  • Coi-passeggiata panoramica fino alle Casere dei prati di Coi tra fienili e fontane.

Sono tutti percorsi molto rilassanti, sempre panoramici e ricchi di pregevoli scorci paesaggistici e fotografici.

Last but not least: i paesi di valle dei dintorni sono sempre forniti di parchi giochi!

Che il vostro cammino in Val di Zoldo possa essere leggero e lieve come questi haiku del poeta viaggiatore Basho (1644-1694):

Risvegliati, risvegliati!
farò di te un’amica,
farfalla che dormi.

Amico, accendi il fuoco
ti mostrerò
una palla di neve.

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