Lug
02
2014

Blogger zittiti a Zoldo

Blogger a Zoldo? Un blogger di viaggi solitamente viaggia….. dove vuole, ma anche dove lo chiamano. Ha un carattere e una linea da difendere…. vuole raccontare e conoscere, vuole documentare…. vuole vivere delle esperienze che gli permettano di contagiare.

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Ecco che, in ogni stagione, codesto blogger si trova a sfogliare le proposte dai territori, sì perchè se sei un blogger cliccato e letto allora i territori ti cercano, ti contattano, ti invitano.

Anche noi qui in Zoldo abbiamo scavato fra gli spazi del web alla ricerca di blogger, li abbiamo scovati e invitati…. e molti sono rimasti affascinati dalle Dolomiti che chiamano.

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Mettici poi una proposta a tutto tondo dove gli spazi per l’esperienza personale non guidata vengono rispettati, dove quello che si descrive è un posto stupendo un po’ fuori via e un po’ esclusivo, dove i contenuti del territorio vengono trattati a partire da una sintesi fra aspetti naturali e aspetti culturali, dove la montagna respira ancora in modo autonomo e autentico…. il cocktail è servito.

La realtà di Zoldo risulta per questi blogger come il miele per le api: non solo un piacere, ma l’apprezzamento di un’aderenza con una missione e un obiettivo, affascinare e coinvolgere.

Il ritmo delle Dolomiti va rispettato…. ed è difficile sapendo che esso è la miglior architettura data dalle montagne nel mondo, che è variegato finch’è è possibile, che è lento, anzi lentissimo e profondo almeno quanto il tempo. E’ difficile conciliare la velocità richiesta da un blogger nel descrivere, avvolto da connessioni, condivisioni, brevi discorsi…. così brevi da durare un CIP… come quelli degli ucellini catturati, fossilizzati in un logo e restituiti uniformati da Twitter.

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E’ difficile sapere di voler raccontare le montagne… e nello specifico le Dolomiti.

In parte, questo intento del blogger è scoraggiante… narratore moderno…. schiacciato nei tempi brevissimi, avvolto da troppe informazioni.

Solo tre giorni…. arrivo, immersione, dormire e mangiare…. con il terrore che ci sia troppo da mangiare….. spesso succede che, dove invitati, i blogger siano sottoposti a torture gastronomiche, dettate dalla necessità degli ospitanti di presentare loro il meglio…. e meglio guarnito…. in qualità e quantità. Una vera botta per i propositi legati alla prova costume. Ho visto preoccupati di questo almeno il 90% dei blogger che ho conosciuto.

Ma ho visto persone che si sono pian piano (chi più velocemente chi meno) liberate da aspettative e timori… che si sono sincronizzate, che si sono aperte, che si sono raccontate e svelate, godendo di quello che vogliamo arrivi a chiunque passi di qua… quello che di bello e terapeutico c’è in questo luogo fatato. Noi, a volte, quando ci fermiamo a respirare ne godiamo profodamente… ed è ciò che fa di noi montanari un popolo interessante…. simaptico! E’ come una polverina magica che far star meglio, con l’aggiunta che è sana a tutti gli effetti. Vogliamo condividerla.

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Mass de Sabe

Grazie per questo a Luca e Debora, i due blogger che hanno voluto seguirci in Val Pramper, sul Monte Punta  e fra i borghi rurali di Coi, Costa, passando per i magici prati attorno al Mas de Sabe. Immersi in una natura s-coinvolgente, in risveglio ancestrale dopo la lunga notte bianca di neve. Una bellezza, sorvolata dal Monte Punta, da dove Zoldo si rivela in una stravolgente bellezza: conca ondulata circondata da imponenti Dolomiti. Un balcone unico per osservare le Dolomiti UNESCO (Sistema 1 e Sistema 3).

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Il Monte Pena e il Monte Pelmo

I nostri ospiti erano piacevolmente ed umanamente coinvolti, anche dal non poter spedire con regolare velocità elevata, comunicazioni ed informazioni al web. Liberi…. da certi posti gli era impossibile non liberarsi, dominava prepotentemente il silenzio, la connessione non c’era, e ne usciva una mia divertita espressione nel vederli costretti a godere in prima persona, intimisticamente, del contesto che incontravano.

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Zoldo è così bella che ha potuto “zittire” a tratti anche dei blogger di calibro come Luca e Debora.

Sappiamo poi che non staranno zitti a lungo…. devono raccontare per fondersi con i luoghi dove passano… hanno taccuini di appunti… a volte solo digitali a volte anche cartacei…. hanno smartphone e molta attenzione da rivolgere ai particolari… parleranno di Zoldo: delle possibili vacanze a Zoldo, delle escursioni, delle tradizioni e delle pratiche di turismo sostenibile… oltre a dire che Zoldo è abbracciato dalle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità….

Anzi hanno già cominciato: http://www.girovagate.com/2014/06/val-di-zoldo-natura-bellezza-cultura.html

seguite le strade su cui diffondiamo Zoldo e le sue voci….. e venite a diffondere anche la vostra!!!!

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