Ago
02
2017

5 cose da non perdere in Val di Zoldo – agosto

5 cose che non puoi perdere in Val di Zoldo… quali scegliamo?

Diciamo la verità, la scelta non è poi così facile. La Val di Zoldo ha talmente tante attrattive che risulta davvero complicato soffermarsi solo su cinque. Cominciamo con consigliarvi 5 belle attrattive che potrete godervi nel mese di agosto!

  1. Escursioni a cavallo
    Alcuni percorsi della Val di Zoldo sono facilmente percorribili in sella a dei magnifici cavalli. Un classico, è il tracciato che da Palma arriva fino in Val di Pecol. Tra scorci da cartolina sul campanile di Mareson e il paese con le sue abitazioni in legno, tra le vedute sul Pelmo e il Civetta, vicinissimo da poterlo toccare, vi farete cullare dal dondolio del vostro destriero e il suono intenso e dolce dell’acqua.cavalliE perché non concludere infine con un bel pranzo in Baita al Casot, giusto all’arrivo del vostro tour?
    Per informazioni, contatta Zoldo mountains.
  2. Scoprire un po’ di storia
    La Val di Zoldo e i territori adiacenti sono ricchi di storia tutta da scoprire. Le antiche vie del ferro, i carbonai di Zoppé, i tintori da guado della valle di Goima, realtà affascinanti accessibili a tutti. Il museo del ferro e del chiodo, oltre a riportare viva un’epoca antica, riporta all’attenzione un sacco di curiosità: lo sapevate che nella storia risulta sia esistita una sola donna ciodarot?Vi aspettano inoltre le ricostruzioni dal vivo di come si lavorava e si viveva una volta, come “Robe da ciodi“.
    Divertenti e perfette per far conoscere l’anima della valle anche ai bambini, le incursioni teatrali di Mont de vie in “E’ di scena il museo“.incudine-zoldo
  3. Festil in festa
    Volete un po’ di freschezza? E se questa non basta, volete anche un po’ di arte, cultura e intrattenimento? “Festil in festa” è un cammino che parte al mattino e attraversa i paesi di Coi, Brusadaz, Costa e Iral, tra i più belli insomma della Val di Zoldo!festil-zoldo
    Il perché il tema centrale è il festil, le fontane zoldane, è chiaro soprattutto a questa stagione. Ristoro per chi lavora nei campi una volta, per i visitatori oggi, immancabile pausa per rifocillarsi dal caldo.
  4. Fare una traversata
    Ci sono delle esperienze imperdibili nelle Dolomiti, che ti permettono di comprendere, senza l’uso di parole, libri esplicativi e conferenze scientifiche perché sono patrimonio dell’Umanità. La traversata del Civetta è proprio una di queste. Semplice nel suo complesso ma effettivamente un po’ lunghina, è spesso scartata per l’estensione del suo percorso. Una discriminazione che si può evitare approfittando del comodo servizio di Zoldobus, la navetta che vi porterà fino a Pioda e vi verrà a riprendere a escursione conclusa a Capanna Trieste. Niente levatacce quindi, niente stress perché volete tornare indietro prima di sera, niente (praticamente) salitone, eccetto per raggiungere il rifugio Coldai e il rifugio Tissi.traversata-civettaSolo voi e i regni inesplorati del Civetta.
  5. Le Dolomiti in bicicletta
    Nell’area del Civetta, tuffarsi nelle strade e nei sentieri che vi condurranno nel cuore di boschi e pascoli, accompagnati dallo scampanellio delle mucche, dal Pelmo e il sole in fronte a voi, dalle crode che lontane tengono al riparo le marmotte… un paesaggio da godersi in mountain bike! Grazie anche alla cabinovia di Pecol che aiuterà la vostra risalita in quota.bicicletta-zoldo

Buone vacanze!

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