Lug
24
2016

DESTINAZIONE CRESTA SUD DEL SAN SEBASTIANO

Anche questa domenica di inizio luglio si decide di partire per una camminata, nonostante le molte nuvole che già ricoprono il cielo. Di buon’ora ci rechiamo in direzione Pralongo e oltrepassato il ponte sul torrente Malìsia percorriamo la strada forestale sino alla Casèra al Piàn (1162m) e da lì iniziamo il nostro percorso nel bosco, seguendo il sentiero 524 che porta anche al Laghetto del Vach e alla Baita Valentino Angelini.

Il clima è caldo e umido, ma la voglia di raggiungere la nostra meta supera tutte le fatiche.

Giunti ad un altro bivio, con delle esaustive indicazioni, continuiamo a percorrere il 524 verso il Vant de le forzèle

e saliamo gradualmente di quota.

Eliana_Santin_cartello_due

Usciti dal bosco si iniziano ad intravedere le crode (montagne) e il primo giarón (ghiaione, colatura di sassi).

Sappiamo che per andare verso la cima bisogna abbandonare il sentiero e seguire un tracciato.

Eliana_Santin_sentiero_verso_vant_de_le_forzele

Proseguiamo ancora per un breve tratto e finalmente svoltiamo verso un costone in salita

con il terreno caratterizzato da grandi sassi ma comodamente percorribile.

Alzo lo sguardo verso l’alto e l’atmosfera diventa rarefatta, una candida nebbia avvolge le cime più alte

e solo a tratti riusciamo a intravederne le forme.

 Eliana_Santin_vant_de_le_forzele

Continuiamo la salita e mi volto indietro vedendo che le nuvole si alzano

e ci permettono di vedere i paesi della Val di Zoldo e  l’ampio ventaglio dei monti che li sovrastano.

Paragono le nuvole ai pensieri, vanno e vengono, compaiono e scompaiono…

Oggi ci hanno regalato degli scorci bellissimi lasciandoci intravedere le meraviglie della natura.

Eliana_Santin_panorama_Zoldo

Percorriamo il ghiaione godendo dello splendido panorama sul Petorgnon.

Il sole inizia a far capolino e a illuminare la nostra vista.

Ad un certo punto alziamo gli occhi verso un apparente impervio canalone e notiamo un gruppo di camosci diretti proprio verso dove dobbiamo dirigerci;

uno spettacolo unico e illuminante, anche perché ci confermano che proprio di là dobbiamo passare!

Dopo aver attraversato un breve tratto ricoperto ancora di neve,

ci avviciniamo alla nostra meta, ancora una sosta e siamo pronti per percorrere l’ultimo dislivello che ci porterà verso la Cresta sud.

Eliana_Santin_San_Sebastiano

Il terreno è piuttosto ripido caratterizzato da ghiaino, ma lassù si può intravedere un ampio panorama,

quando la nebbia ce lo permette.

Eliana_Santin_Spiz_sud_san_sebastiano

Ridiscendiamo e percorriamo una variante che ci porta in un canalone fatto di grossi sassi ma molto comodo.

Il tracciato anche in quota è segnalato dagli ometti e

molto varia è la flora del periodo e c’è anche un via vai di farfalle.

Eliana_Santin_farfalla

Ritorniamo nel bosco e incontriamo il torrentello àiva dei Scarselóin che ci conduce alla Baita Valentino Angelini (1680 m).

Da qui scendiamo di quota percorrendo il sentiero 536 verso Casèra del Piàn e seguiamo il torrente che ha una bellissima cascatella.

Eliana_Santin_aiva_ai _scarseloin_cascata

Facciamo una piccola deviazione al Laghetto del Vach e poi giungiamo di nuovo al punto di partenza.

Escursione con percorso variegato, non impegnativa, ma con dislivello.

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2 commenti

Baita Angelini è un posto magico, da fiaba, di quelli che credi possano esistere solo nei libri e nelle illustrazioni per bambini… la amo!

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